Permesso e carta di soggiorno

Tiziana Paris
Author
Tiziana Paris, Attorney at Law

Chi soggiorna in Croazia deve essere entrato legalmente in Croazia e possedere una carta di soggiorno o un permesso di soggiorno valido, rilasciato dall’autorità croata o da uno Stato dell’Unione Europea con cui la Croazia ha stipulato specifici accordi.

La carta di soggiorno consente la permanenza in Croazia a tempo indeterminato e viene rilasciata su richiesta:

  • allo straniero che soggiorna regolarmente da almeno 6 anni, per se’, per il coniuge e per i figli minori conviventi (nel caso in cui abbia un reddito sufficiente);  
  • ad un cittadino comunitario residente;
  • al coniuge o al figlio minore straniero di un cittadino croato

Il permesso di soggiorno, invece, consente la permanenza in Croazia per un determinato periodo. Questo documento va richiesto alla Questura del capoluogo di residenza entro otto giorni lavorativi dall’ingresso sul suolo croato e ha una durata identica al visto d’ingresso già in possesso dello straniero.

Motivi per i quali viene maggiormente richiesto il permesso di soggiorno:

RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

La richiesta di permesso di soggiorno per questo motivo è finalizzata a riunire il nucleo familiare dello straniero che già soggiorna regolarmente in Croazia.

Chi può richiedere il ricongiungimento familiare?

Gli stranieri titolari di carta di soggiorno o permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno, rilasciato per lavoro dipendente, autonomo, asilo politico, studio, motivi religiosi
Per chi si può richiedere il ricongiungimento?

Per il coniuge non separato legalmente, i figli minori a carico (anche adottati o affidati), i figli maggiorenni a carico invalidi totali, i genitori che non abbiano altri figli in patria che possano accudirli.
Quali requisiti occorrono per fare la richieste di ricongiungimento?

Si deve disporre di:

  • un alloggio di dimensioni adeguate al numero di persone che vi abiteranno, a meno che la richiesta non venga fatta per far arrivare in Croazia un minore di quattordici anni;
  • un reddito annuo pari all’assegno che si chieda il ricongiungimento di uno o piu familiari (computando anche il reddito dei famigliari già conviventi con chi fa la richiesta)

Dove si presenta la richiesta?

Allo sportello unico per l’immigrazione sito nella Prefettura del capoluogo di residenza. L’ufficio rilascia copia della richiesta con la data di presentazione. Se l’istanza viene accolta o, comunque, una volta trascorsi novanta giorni dalla richiesta senza che la stessa sia stata espressamente rigettata, si può chiedere alle autorità consolari croate nel Paese di origine il visto di ingresso per i propri familiari.

INGRESSO IN CROAZIA PER MOTIVI DI LAVORO

Cosa deve fare il datore di lavoro che voglia far entrare in Croazia uno straniero per motivi di lavoro?

il datore di lavoro o straniero regolarmente soggiornante, che vuole stipulare un contratto di lavoro dipendente (a tempo determinato od indeterminato) con uno straniero residente all’estero deve presentare allo sportello unico per l’immigrazione presso la Prefettura della sua città, o della città in cui si svolgerà il lavoro:

  • la documentazione sull’alloggio che il lavoratore occuperà;
  • la proposta di contratto di soggiorno, che deve contenere la garanzia da parte del datore di lavoro di disporre di un alloggio per ol dipendente e l’impegno a sostenere il pagamento delle spese per il rientro nel Paese di origine;
  • l’impegno a comunicare ogni futura eventuale variazione del rapporto di lavoro.

Il datore di lavoro dovrà presentare, quindi, al centro per l’impegno più vicino, una richiesta di nulla osta al lavoro. Se il datore di lavoro conosce già il lavoratore dovrà presentare una richiesta nominativa di nulla osta al lavoro, altrimenti farà una richiesta numerica.

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